Gp d’Austria, tre gare in una

E’ stato un week end duro, ma per come sono andate le cose in gara tutto sommato fortunato. Nelle libere siamo andati abbastanza bene, un buon passo, purtroppo nelle Q2 non siamo riusciti a centrare la prima fila, che era l’obiettivo. Partire in P10 non è facile, una posizione che costringe ad una rimonta in un circuito duro, dove è facile toccarsi in bagarre.

Domenica mattina nel warm up il passo è buono, per la gara ho buone sensazioni.

Si parte, recupero qualche posizione, ottavo, settimo, quinto. Passo Enea e mi metto sulla scia dei primi tre. Ho un buon ritmo, voglio arrivare a podio. An un certo punto però la gara viene interrotta. Bandiera rossa, torno a box. Capisco che è successo qualcosa di serio, quando vedo l’incidente sui monitor resto senza parole. Anzi, qualche parola mi esce… La cosa positiva è che nessuno si è fatto davvero male, che vista la dinamica è davvero un miracolo. Un conto è cadere, altro è trovarsi una moto in mezzo alla pista in piena velocità

Ripartire in queste situazioni non è facile, ma ritrovo la concentrazione. Si parte, questa volta dalla seconda fila. Parto bene, mi metto subito ad inseguire i primi tre, ma dopo qualche giro vado lungo e mi ritrovo indietro. Recupero, sono ancora sotto, qualche sorpasso ma vado ancora lungo e mi trovo in P12. A quel punto do il tutto per tutto, non ho nulla da perdere, inizio a rimontare posizione su posizione e finisco con un buon sesto posto. Negli ultimi giri puntavo al quarto posto, la lotta è stata dura, a volte al limite.  Al ritorno ai box i meccanici mi fan festa, come se fossi arrivato a podio. In effetti, adesso che ci penso, tutto sommato è stata una gran gara, anzi in realtà è come se di gare ne avessi corse tre in una….

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