Barcellona, tra alti e bassi

Barcellona. La settimana dopo il mondiale, quello che non ci ricorderemo per la gran gara di Vale, ma per la scomparsa di Salom. Fa impressione arrivare alla curva 12, ci sono ancora i segni dell’incidente. Noi piloti possiamo solo ricordarlo e ognuno lo fa a modo. Arriviamo a Montmelò giovedì, per me è importante avere qualche giorno per poter provare il circuito che ho visto solo in televisione.
Le sensazioni sono molto buone, arriviamo alle qualifiche carichi. Questa volta cerco di stare attento ad uscire con una buona tempistica, ma anche stavolta mi trovo solo e quindi mi devo accontentare di partire a metà griglia.
Nel warm up i tempi sono buoni, posso fare una bela gara.
Si inizia. Gara uno, in partenza mantengo la posizione ma il gruppo e’ molto compatto e si fa una gran fatica. Il tempo di un paio di giri e la gara viene interrotta. Bandiera rossa, per fortuna nulla di grave. Si riparte. Ancora nel gruppone, ancora in bagarre. Dopo qualche giro inizio a spingere. La gara è stata accorciata e non avrò tanto tempo per recuperare. Faccio un paio di sorpassi poi mi trovo alla chicane prima del rettilineo. Sorpasso un pilota, apro forte il gas e mi trovo sopra la moto. Non so come riesco a tenerla ma chi mi è vicino non può far nulla per evitare il mio cambio di traiettoria. Con Tony Arbolino finiamo per terra, per me una brutta botta ma nulla di grave.
Torno ai box acciaccato, mi fa male ginocchio e soprattutto il collo.
La moto è da rimettere a posto, i meccanici fanno un gran lavoro e per gara dueè tuttto a posto.
Si riparte. Ancora nel gruppone, ancora bagarre. Sono un po’ indietro e voglio iniziare a recuperare. Riesco a scalare diverse posizioni, poi vado lungo e ritorno indietro.
Non mollo, c’è un gruppo davanti a me lo punto. Riesco a prenderlo, ancora qualche sorpasso. Mancano pochi giri, posso recuperare ancora, ma un brutto incidente ferma ancora la gara. Per fortuna anche questa volta niente di grave ai piloti. Torno ai box. Sono affaticato e ancora acciaccato. Arrivano i miei amici, mia sorella Laura e i miei cugini che sono venuti a vedermi. Sono contento che siano venuti fino a qua a tifarmi e il loro abbraccio mi mette subito di buon umore.
Adesso ci aspetta Albacete. La moto sta crescendo bene e anche noi, con al testa siamo già li.

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