Sepang, peccato non potermi giocare il mondiale all’ultima gara

Torno a casa e ripenso a mente fredda alla trasferta asiatica. Riguardo le gare in televisione e vorrei poter tornare a Buriram e cancellare l’ultima curva, essere a Sepang e riscrivere l’ultimo giro. Mi piacerebbe esser ancora in corsa per il Mondiale, ma come non si possono cancellare le cadute e le delusioni, non si possono nemmeno cancellare le immense soddisfazioni, come quella di Motegi, e tutte le volte che in bagarre sono riuscito a spuntarla.

E’ andata così, ad inizio campionato nessuno avrebbe creduto che avrei lottato per il Mondiale. Forse solo io sapevo che sarebbe stato un anno importante ed ero sicuro che avrei fatto molto bene.

Una cosa però non mi sarei mai aspettato. Il calore dei tifosi che mi hanno seguito, sempre più numerosi, e che mi sono stati sempre accanto e che mi hanno aiutato a rialzarmi e lottare sempre.

E’ presto per fare bilanci, quelli li faremo dopo Valencia.

Sarei voluto arrivare all’ultima gara motivato dalla sfida al Mondiale, ci arriverò altrettanto motivato dall’affetto e dalla passione dei tifosi che in questi giorni mi hanno fatto digerire il boccone amaro di Sepang.
Sarà la mia ultima gara in Moto3, quindi una ragione in più per dare ancora il massimo e di più. Come ho sempre fatto. E come farò sempre. Full gasss

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