Indonesia: una corsa contro il tempo dopo la frattura della clavicola

Di solito i ringraziamenti li faccio alla fine. Ma questa volta è diverso. E’ solo grazie al Dott. Porcellini e al suo team, al mio preparatore Carlo,  ai fisioterapisti e a tutta la mia squadra che sono riuscito a tornare in pista dopo la frattura alla clavicola di venerdì scorso al Ranch. Prima dell’intervento ero giù perché dopo la brutta botta alla mano che aveva condizionato le ultime gare, la frattura alla clavicola sembrava esser il colpo di grazia. Ma da subito si è attivata una incredibile task force che aveva un solo obiettivo. Rimettermi in piedi facendo le cose per bene e il prima possibile. Così domenica mattina ero già in sala operatoria nelle mani dei migliori specialisti e i fisioterapisti erano già pronti per la preparazione post intervento. Finito l’effetto di anestesia e antidolorifici iniziano i dolori,

Arriva il Dott, Porcellini e il suo staff, mi dicono che l’intervento è andato bene e che il recupero sarà veloce..

Beh, onestamente non pensavo così veloce…

Martedì mattina mi sveglio e mi sento bene, tra me e me penso che forse ci posso provare. Proseguiamo la fisioterapia, 10 ore al giorno per rimettermi in sesto. La sera di martedì valutiamo la situazione: sono decisioni difficili ma alla fine voglio provarci. Aspettiamo fino all’ultimo per partire, prendo l’ultimo volo e arrivo al circuito 2 ore prima delle FP

Mi presento per il controllo dai medici. Il primo controllo è ok ma la decisione finale la prenderemo dopo aver girato. Nelle FP1 parto piano per abituarmi al ritmo. Appena forzo la moto mi scappa via e cado. Per fortuna senza conseguenze. Nelle FP mi sento bene, spingo, la moto reagisce bene e stacco un bel P3 che mi fa andare diretto in Q2. Onestamente anche io sono sorpreso di questo risultato, ma il dolore mi ricorda che son passati neanche 5 giorni dall’intervento e che non posso far caz.ate.

Sabato mattina mi sveglio ancora dolorante e un po’ frastornato dal fuso. In Q2 parto forte ma cado subito e son costretto a tornare ai box e usare la seconda moto con la gomma hard. Rientro in pista cerco di contenere i danni. P9. Non male viste le circostanze, nella sprint e nella gara ci sarà da far fatica, ma sapevo che non sarei venuto in vacanza…

Si parte per la SPRINT. Cerco di restare nel gruppo senza agitarmi troppo, l’adrenalina nei primi giri mi anestetizza il dolore. Giro forte, recupero fino alla P4 e vedo Maverick davanti a me. Inizia la bagarre, voglio passarlo. Ultimo giro, stringo i denti e lo passo. Podio!

Che gusto!!

Una carica incredibile, ai box facciamo festa ma subito torniamo con la testa alla gara di domenica. Non so onestamente se potrò tenere fino alla fine. ma so che darò tutto quello che ho e forse anche di più.

In partenza resto un po’ indietro, perdo qualche posizione. Poi inizio a rimontare e mi trovo in bagarre continua. La fatica si fa sentire, ho male ovunque nonostante gli antidolorifici. Qualche errore ogni tanto ma è davvero dura. Stringo i denti. Ultimo giro, vedo Binder davanti a me, ho il passo per superarlo. Stacco fortissimo, lo passo all’ultimo giro.

Una P5 che mi fa contento come una vittoria, perchè alla fine è stato un week end di gara che mi è stato regalato. E quando ricevi un regalo è un peccato sprecarlo, e stavolta sono andato davvero oltre a quello che avevo per sfruttarlo al massimo.

Adesso spero di recuperare al meglio per l’Australia,  una pista meno fisica ed una delle mie preferite. Spero solo di continuare a divertirmi come sto facendo adesso. GASSSSSSSSSSSSSSSSSSSS

 

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