Silverstone, alla fine ha vinto la pioggia

Quando in gioco c’è la sicurezza di noi piloti la decisione giusta è quella che la tutela. Correre domenica sarebbe stato troppo pericoloso per noi e, per quanto ci possa dispiacere, quella della safety commission è stata la decisione giusta.
Il week end era partito bene, eravamo ancora gasati dalla vittoria in Austria e nelle libere eravamo sempre nelle posizioni di testa. Nella prima parte delle qualifiche abbiamo confermato di lottar per la prima fila, che probabilmente sarebbe arrivata se non fossi scivolato nell’ultimo time attack. La P11 mi metteva in condizioni difficili, avrei dovuto rimontare tante posizioni, ma il warm up ci dava indicazioni confortanti, domenica mattina eravamo i più veloci.
Poi il diluvio, l’incertezza su cosa avremmo fatto, se e quando saremmo scesi in pista, sempre con il naso all’insù sperando in un miglioramento. Che non è arrivato.
Arriverà a Misano. Quel gran premio dove non c’è bisogno di prender l’aereo, non c’è bisogno di dormire in albergo, non c’è bisogno di mangiar fuori, perché quello è il gran premio di casa.

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