Al Mugello non si migliora

Si torna a correre in Italia, in una delle piste più belle del Mondiale, di sicuro quella dove il tifo e il calore del pubblico si fanno sentire. Di giorno e di notte.

Arriviamo al Mugello pieni di difficoltà. Ancora senza punti in campionato, ma non è questo il vero problema. Abbiamo fatto tantissime modifiche ma ancora non siamo riusciti a trovar la quadra.

Regolare la moto e il mio stile di guida è come risolvere un cubo di Rubik. Di solito ci metto qualche secondo a sbrogliarlo ma in questo caso ancora non abbiamo trovato la chiave. Ed al cubo di Rubik che è ispirato il casco che Starline Designers mi ha preparato per la gara. Stupendo.

Nelle prove e nelle qualifiche sono ancora in difficoltà. Il problema è sempre lo stesso, tanto grip sul posteriore e il davanti che si chiude. Faccio una gran fatica a restare in piedi e infatti cado un paio di volte, anche in qualifica.

So che sarà una gara in cui dovrò limitare i danni. Parto bene, guadagno subito posizioni, ma dopo quache giro il ritmo cala. Soliti problemi di sottosterzo e chattering. Cerco di spingere al massimo ad ogni curva, anche esaltato dal tifo che nonostante la posizione continua a sostenermi. Ma faccio davvero fatica a non cadere.
Alla fine siamo riusciti a collezionare tanti giri e tanti dati, che al momento è l’unica cosa che di può servire per poter migliorare nelle prossime gare.

E prima o poi la chiave per sbrogliare il cubo la troveremo. Sapendo che doveremmo continuare a farci un gran c….

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